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Sintesi della Commissione UE su attuazione della prima fase della MSFD

La sintesi in italiano della valutazione della Commissione su come sono state portate avanti le azioni previste dalla direttiva nel primo periodo della sua attuazione.

Il presente documento riflette, sintetizzandola, la posizione della Commissione europea espressa nei documenti:
 Report from the Commission to the Council and the European Parliament COM(2014) 97 final

 Commission Staff Working Document SWD(2014) 49 final, Annex accompanying the document COM(2014) 97 final

1. IL METODO DI VALUTAZIONE UTILIZZATO
Ai sensi degli articoli 9 (2) e 10 (2), gli Stati membri erano tenuti a inviare notifiche alla Commissione europea (d’ora in poi, la Commissione) entro tre mesi dal completamento degli elementi di cui agli articoli 8, 9 e 10, vale a dire entro il 15 ottobre 2012. Al fine di consentire un'analisi più sistematica e comparabile delle relazioni degli Stati membri, la Commissione ha sviluppato e concordato in via informale con gli Stati membri una serie di reporting sheets, che costituiscono nel loro insieme un sistema di reportistica molto complesso, senza pari nell’ambito delle politiche ambientali comunitarie A causa di difficoltà tecniche, questi strumenti di reporting sono stati resi disponibili dalla Commissione solo nel luglio 2012. Alla data del 15 ottobre solo una parte degli Stati membri era stata in grado di completare l’esercizio di reporting, altri Stati membri li avevano compilati solo parzialmente o non avevano effettuato l’invio. Nel febbraio del 2013 la Commissione ha portato a termine una prima verifica dei contenuti sulla base della loro completezza e ha comunicato la data del 30 aprile 2013 quale termine ultimo per l’invio dei reporting sheets nella loro stesura finale. La verifica tecnica dettagliata e la valutazione dei report inviati dagli Stati membri è stata effettuata da dei consulenti esterni, che hanno così fornito le informazioni di base alla Commissione per la redazione della relazione finale. La valutazione tecnica, oltre ad una prima fase relativa alla completezza, è stata realizzata con una seconda fase caratterizzata da tre ulteriori aspetti relativi a un’analisi di adeguatezza, concordanza e coerenza dei contenuti.
La prima fase, come si è detto, è stata quella della valutazione della completezza dei report. Ciò ha comportato la verifica di tutte le informazioni richieste all’interno dei report. Questa prima valutazione ha permesso l'individuazione di eventuali lacune, ad esempio informazioni mancanti sul Buono stato ambientale (GES) di qualche descrittore o su elementi chiave della valutazione iniziale.
Nella seconda fase, i report sono stati oggetto di una valutazione tecnica rispetto al loro contenuto per verificarne l’adeguatezza (cioè valutare se le informazioni riportate incontravano gli obiettivi della Direttiva e le prescrizioni tecniche di cui agli articoli 8, 9 e 10); la concordanza (cioè la valutazione dei report in relazione al nesso logico tra la valutazione iniziale, come punto di partenza, la definizione di GES, come obiettivo finale, e i traguardi ambientali, intesi come l’impegno necessario per raggiungere l’obiettivo,iniziando dal punto di partenza) e la loro coerenza (cioè valutare le relazioni tra i report dei vari Stati membri, in primo luogo all'interno della stessa regione marina o sub-regione e in secondo luogo tra le regioni marine dell’UE.

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