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DESCRITTORE 4 – Reti trofiche marine

1. INTRODUZIONE
1.1 Inquadramento generale del Descrittore 4 e sue relazioni con il Descrittore 1
Nella Marine Strategy Framework Directive (CE/2008/58) le reti trofiche marine sono considerate all’interno del Descrittore qualitativo per la determinazione del buono stato ecologico n. 4 che recita “Tutti gli elementi della rete trofica marina, nella misura in cui siano noti, sono presenti con normale abbondanza e diversità e con livelli in grado di assicurare l’abbondanza a lungo termine delle specie e la conservazione della loro piena capacità riproduttiva. Tutti gli elementi delle reti trofiche marine, per quanto noti, sono presenti in abbondanza normale” (All elements of the marine food webs, to the extent that they are known, occur at normal abundance and diversity and levels capable of ensuring the long-term abundance of the species and the retention of their full reproductive capacity).
Come chiarifica la successiva Decisione della Commissione (2010/477/EU) questo descrittore “riguarda importanti aspetti funzionali come i flussi energetici e la struttura delle reti trofiche (dimensioni e abbondanza). In questa fase occorre consolidare le conoscenze scientifiche e tecniche per poter elaborare criteri e indicatori potenzialmente utili che consentano di trattare le relazioni all’interno della rete trofica”.
Si osserva che anche nel contesto del Descrittore 1 (Biodiversità) è previsto un livello di analisi che tiene conto del livello ecosistemico. Per tale Descrittore si prescrive in termini generali che “La biodiversità è mantenuta. La qualità e la presenza di habitat nonché la distribuzione e l’abbondanza delle specie sono in linea con le prevalenti condizioni fisiografiche, geografiche e climatiche” (Biological diversity is maintained. The quality and occurrence of habitats and the distribution and abundance of species are in line with prevailing physiographic, geographic and climate conditions).
Sulla base delle definizioni riportate, si evidenzia quindi una stretta connessione tra il Descrittore 4 e il Descrittore 1. Al fine di fornire un quadro coerente per quanto concerne l’implementazione della Strategia Marina in relazione agli ecosistemi marini è stato quindi deciso di presentare nel contesto del Descrittore 4 anche gli elementi (indicatori) relativi al Descrittore 1 che pertengono alla valutazione a livello ecosistemico della biodiversità (Indicatore 1.7.1).
Inoltre, poiché nell’ambito del Descrittore 4 è necessario tenere in considerazione anche gli habitat prevalenti, un ulteriore connessione è presente con il Descrittore 6 (Integrità del fondale marino) ed il Descrittore 5 (Eutrofizzazione).
In sintesi, nel contesto del reporting sheet 8A05 (Ecosystems) confluiscono elaborazioni di indicatori che si basano su strati informativi ed approcci sviluppati nel contesto di tali Descrittori.
Sostanzialmente la Direttiva specifica quindi che, affinché vi sia buono stato ambientale, è necessario che tutti gli elementi noti della rete trofica siano presenti in abbondanza normale ovvero siano in linea con le prevalenti condizioni fisiografiche, geografiche e climatiche.
In questo senso si rimarca che nel contesto considerato nell’ambito del reporting, le condizioni prevalenti rappresentano le condizioni di riferimento, intese come lo spettro di variazione all’interno del quale la singola componente può presentare diversi “livelli” (quindi un range di valori e non una singola soglia) che indica uno stato non alterato in modo significativo della componente ecosistemica considerata a causa della pressione antropica.
Di fatto tale campo di variazione può essere associato al concetto di “historical range of variability”, inteso non come variabilità dello stato ecologico “pristine” (ovvero indisturbato, senza presenza dell’uomo) ma come stato ecologico nel quale la presenza di pressioni antropiche non altera 3
irreversibilmente la biodiversità e la capacità di resilienza del sistema (i.e. componente ecosistemica) considerata.
La definizione operativa delle condizioni naturali prevalenti sarà possibile per la maggior parte delle componenti ecosistemiche a seguito dei futuri monitoraggi e sulla base di accurata analisi di ecologica storica, e sarà quindi conclusa contestualmente alla definizione operativa del GES, che sarà conclusa entro il 2018.
Criteri e Indicatori di riferimento
La Decisione della Commissione (2010/477/EU) ha chiarificato i criteri e gli standard metodologici da utilizzare per la valutazione del buono stato ambientale (Good Environmental Status, GES). Per il livello ecosistemico essi sono stati sviluppati sulla base delle attività dei relativi Task Group D1 e D4 coordinati dal JRC in collaborazione con ICES (JRC, 2010 a, b). Si riportano di seguito i criteri e gli indicatori proposti in relazione agli aspetti ecosistemici della Strategia Marina nella citata Decisione della Commissione.
Descrittore 4:
• Criterio 4.1. Produttività (produzione per unità di biomassa) di specie principali o gruppi trofici:
Indicatore 4.1.1 - Rendimento delle specie predatrici principali utilizzando la loro produzione per unità di biomassa (produttività).
• Criterio 4.2. Proporzione di specie selezionate in cima alle reti trofiche:
Indicatore 4.2.1 - Pesci di grandi dimensioni (per peso).
• Criterio 4.3. Abbondanza/distribuzione di gruppi trofici/specie principali:
Indicatore 4.3.1 - Tendenze nell’abbondanza di gruppi/specie selezionati per l’importanza funzionale.
Descrittore 1:
• Criterio 1.7. Struttura dell’ecosistema
Indicatore 1.7.1 — Composizione e proporzioni relative dei componenti dell’ecosistema (habitat e specie)
Sono quindi 4 in totale gli indicatori e relativi Criteri che possono essere utilizzati al fine della determinazione del GES in relazione agli ecosistemi.
Limitazioni degli indicatori e considerazioni sullo stato attuale delle conoscenze a livello ecosistemico
Si osserva che, sia all’interno della Direttiva, che della relativa Decisione sugli standard metodologici, nonché all’interno dei documenti di supporto alla compilazione dei reporting sheet, è evidenziato che gli indicatori relativi al livello ecosistemico non sono tuttora sviluppati adeguatamente, e che sono quindi necessari ulteriori approfondimenti per un approccio univoco ed efficace alla problematica. L’approccio modellistico, in prima istanza, è stato escluso, come confermano i report del Task Group D4 del JRC e ICES, sebbene lo stesso possa meritare un futuro utilizzo in particolare per quanto concerne i modelli ecosistemici.
Inoltre, le analisi necessarie alla determinazione di questi indicatori si basano necessariamente sullo stato delle conoscenze attualmente disponibili a livello nazionale. Si ricorda infatti che per il Descrittore 4 si fa riferimento a tutti gli elementi della rete trofica marina evidenziando che vanno selezionati/considerati “nella misura in cui siano noti”.
Di conseguenza è necessario considerare l’attuale stato delle conoscenze al fine di una definizione del GES e dei target ambientali che sia compatibile con tale prescrizione. Nell’ambito della definizione del GES per i diversi indicatori si è cercato di tenere conto dello stato attuale delle conoscenze e dei suoi possibili sviluppi entro il 2018. Continua...

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